Il piano economico-finanziario e la conseguente asseverazione del business plan vengono richiesti dal codice degli appalti per le seguenti ragioni:
1) verificare la sostenibilità economica e finanziaria di progetto di una iniziativa imprenditoriale. Infatti analizzare la fattibilità economica e finanziaria di un business, si sostanzia nella verifica se il progetto stesso sia redditizio o meno durante gli anni di concessione che generalmente si espletano in circa 20 o 30 anni.
2) procedere al controllo della consistenza e razionalità economica nel suo complesso. Il business plan è un vero e proprio indicatore di convenienza economica, uno strumento che serve ad orientare l’imprenditore circa le varie decisioni aziendali da intraprendere: gli scopi dell’impresa, le strategie che si vogliono implementare per conseguirli, i piani strategici ove confluiscono i bilanci di previsione, viene analizzata la congruità della struttura finanziaria e l’andamento dei ricavi nel medio-lungo termine.
Secondo la normativa, per effetto dell’art. 183, comma 9, del D.Lgs. 50/2016 (Codice degli appalti), l’asseverazione del piano economico finanziario può essere rilasciata dalle società di revisione iscritte ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 23 Novembre 1939, n. 1966. La redazione di un business plan, che necessiterà poi dello studio di fattibilità ed il piano economico-finanziario, costituisce una fase di fondamentale importanza nel percorso di realizzazione di un qualsiasi progetto.
L’amministrazione aggiudicatrice ha infatti la necessità, per poter effettuare un’adeguata valutazione della proposta ricevuta, ex comma 15, di capire se sussistono reali esigenze nel Comune dove il progetto si svilupperà e se vi sono le condizioni di auto sostentamento economico dello stesso. Per tale motivo la presentazione del progetto richiede l’asseverazione di business plan che ne dimostri la reale fattibilità sotto un profilo finanziario e progettuale. Il privato che intende partecipare al bando di gara vorrà invece verificare la redditività del suo progetto in funzione alla tipologia proposta dalla gara d’appalto o, al contrario, valutare attentamente il
mercato per decidere quale tipologia di progetto realizzare, prima ancora di procede alla richiesta di asseverazione di business plan.
In molti casi, inoltre, come per le concessioni di servizi o per il project financing e in generale in tutte le forme di partenariato pubblico privato (PPP), la produzione di uno studio di fattibilità e di un piano economico-finanziario non solo sono obbligatori, ma costituiscono elementi fondanti nella valutazione della proposta del concorrente alla gara e necessiteranno quindi anch’essi di un’asseverazione di business plan o di project financing.
Come detto l’Amministrazione Pubblica si avvale dell’asseverazione del piano economico finanziario per determinare la congruità e sostenibilità dell’operazione nel suo complesso. L’asseverazione di business plan è la certificazione che il pef sia stato redatto correttamente e che sia sostanzialmente sostenibile sia da un punto di vista economico che finanziario.
Il rilascio dell’asseverazione di business plan è quindi finalizzato:
• a verificare la fattibilità del piano economico finanziario;
• alla presentazione di proposte a norma dell’art. 183, comma 15 del D.lgs 50/2016 che richiedono l’asseverazione di business plan;
• alla partecipazione a gare, qualora il bando preveda la predisposizione di un piano economico finanziario asseverato da una banca o da una società di revisione